E’ un argomento molto triste ma tutti sappiamo che, per quanto possiamo amare i nostri animali domestici, prima o poi ci troveremo nella condizione di dover affrontare la loro morte. Cosa fare quando muore il nostro cane?
Sicuramente l’opzione migliore sarebbe trovare il nostro caro pet addormentato in pace , come nel caso della morte naturale. Quando il cane muore in casa la prima cosa da fare è chiamare il veterinario che constaterà il decesso ufficialmente. Se sospettate che il vostro cane sia in fin di vita, anche in questo caso sarebbe preferibile portare l’animale dal veterinario perché possa decidere il da farsi.
Quando muore un cane con microchip la procedura è identica ma, una volta constatata la morte, il veterinario dovrà rilasciarvi un certificato di decesso che voi potrete portare al Servizio Veterinario della vostra Asl entro 15 giorni dalla data del decesso, ma prendete informazioni perché i tempi potrebbero essere diversi a seconda delle Asl di riferimento che, una volta ricevuto il certificato di decesso, provvederanno a cancellare il cane dall’anagrafe canina.
Il certificato di morte del cane va compilato con attenzione in tutte le sue parti, soprattutto in quella che indica la dichiarazione che il cane non ha morso né persone né animali negli ultimi 15 giorni. Si tratta di una procedura a tutela della diffusione della rabbia.
Ci sono anche casi in cui la morte del cane può avvenire per eutanasia. Si tratta di un dolce accompagnamento alla morte che alcuni padroni scelgono nel caso di cani gravemente malati e inguaribili oppure cani dichiaratamente aggressivi per i quali è stata disposta la soppressione. In questi casi, che sono sempre da valutare insieme al medico, il veterinario inietta prima un’anestesia all’animale e poi una iniezione con farmaco eutanasico per via venosa o intracardiaca/polmonare. Il proprietario può poi decidere cosa fare del corpicino, se procedere ad una cremazione singola oppure affidare le spoglie al veterinario per lo smaltimento.
