Quando il nostro cane entra nella cosiddetta terza fase della sua vita, ha bisogno di ricevere cure e attenzioni particolari, che siano in grado di assicurargli una vecchiaia tranquilla e serena. Grande importanza riveste dunque l’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, da modificare e adattare alla sua nuova routine quotidiana.
L’ingresso nella terza età avviene solitamente intorno agli otto o nove anni per la maggior parte dei cani. Tuttavia, i barboncini e più in generale tutti i cani di piccola taglia vantano un’aspettativa di vita generalmente più elevata, per cui vengono considerati anziani al compimento del decimo anno d’età. La vecchiaia rende i cani più docili e mansueti, nonché desiderosi di passare intere giornate rannicchiati in una cesta con la loro coperta preferita o stesi sul divano di casa.
Il metabolismo del nostro animale rallenta inoltre del 20% rispetto alla giovane età, sfociando in una riduzione della massa magra ed in un conseguente aumento della massa grassa. Lo stimolo all’attività fisica subisce altresì un forte arresto, rendendo il cane sedentario e disposto a recarsi fuori casa poche volte al giorno. Una corretta alimentazione contribuisce dunque a mantenere un peso corporeo ottimale e frena lo sviluppo di eventuali malattie croniche, aiutando a combattere l’obesità.
In commercio si possono trovare pasti completi e diete specifiche, suddivise in base al peso e alla razza dell’animale. Questi alimenti, siano essi cibi umidi o secchi, presentano un maggiore apporto proteico, con proteine facilmente digeribili che contribuiscono a mantenere gli organi interni in ottimo stato. È inoltre importante limitare i carboidrati poiché, durante la vecchiaia, la glicemia fatica a rientrare nei livelli normali, tanto da far aumentare il rischio di diabete.
Va invece mantenuto inalterato l’apporto di fibre, in modo da favorire la motilità intestinale. Quindi, se il nostro cane predilige il cibo secco, dovremo orientarci verso crocchette di alta qualità e di origine certa. Al contrario, se la sua dieta è basata sulla somministrazione di cibo fresco, dovranno essere categoricamente banditi gli avanzi della tavola, preferendo carni più leggere e digeribili come il pollo.
Va infine ricordato che la dieta del nostro amico a quattro zampe non deve essere in alcun caso modificata improvvisamente, ma deve seguire un percorso graduale e ragionato, da concordare assieme al proprio veterinario di fiducia. Diversamente, il cane andrà incontro a disturbi vari, quali nausea, vomito e diarrea. Le porzioni giornaliere dovranno altresì essere ridotte, in modo da prevenire l’obesità e l’innalzamento del colesterolo, patologie che potrebbero portare a gravi insufficienze cardiache e respiratorie.