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Avvelenamento cani sintomi e rimedi

4 Agosto 2020

Sono molti i cani che ogni anno sono colpiti da avvelenamento volontario o involontario. Può succedere che il cane durante una passeggiata ingerisca una pianta, un’erba, ma anche qualcosa di sospetto che potrebbe essere una sostanza chimica o un veleno, ad esempio il veleno dei topi che è tra le cause più comuni di avvelenamento accidentale dei cani. Riconoscere un avvelenamento è importantissimo per essere in grado di agire con tempestività e curare l’animale.

 Sintomi dell’avvelenamento del cane

A seconda del tipo di veleno e del periodo di tempo nel quale è entrato in circolo, i sintomi dell’avvelenamento del cane sono diversi. Possono manifestarsi tra 30 minuti e 72 ore dopo l’assunzione del veleno e possono dare danni anche irreparabili. Alcune tossine causano sintomi gravi subito dopo l’assunzione, altre sono a lento rilascio. Tra i sintomi più comuni dell’avvelenamento troviamo: arti irrigiditi e difficoltà di deambulazione, eccessiva salivazione, respiro affannato, crisi convulsive, vomito e diarrea anche con perdita di sangue, anoressia, stanchezza, letargia, epistassi, ipersalivazione, pupille dilatate, tachicardia, ipertermia (temperatura corporea oltre i 43°), contrazioni. Anche alcune piante possono essere velenose per il cane. Si tratta della diffenbachia, della stella di natale, del vischio, e di piante da giardino molto comuni come l’ortensia, il gelsomino e il rododendro. 

 Rimedi all’avvelenamento del cane

Qualunque sintomo tra quelli riportati sopra, deve mettervi in allarme e spingervi a chiamare il veterinario il prima possibile. Se c’è il sospetto che il cane possa aver ingerito un topicida bisogna agire in fretta perché il veleno è a lento rilascio e quindi prima si rimedia meno estesi saranno i danni. Se il veterinario acconsente, si può tentar di far vomitare immediatamente il cane inducendo il vomito somministrandogli abbondante acqua salata. Se il vomito non è stato abbondante si può somministrare la vitamina K, che è un antagonista della tossina. La strategia di indurre il vomito è utile anche se ci si trova fuori e il cane ha ingerito un boccone sospetto. In casi come questo è sempre indispensabile contattare il veterinario e valutare insieme le condizioni di salute generali dell’animale e programmare una lavanda gastrica o la somministrazione di farmaci specifici.

In Italia è attivo l’ATV (Assistenza Tossicologica Veterinaria), un servizio di consulenza rivolto ai veterinari per aiutarli a risolvere i casi di intossicazione o avvelenamento. I medici che contattano il servizio, attivo tutti i giorni 24 h su 24 possono ricevere informazioni e supporto da parte di un collega che darà consulenza specifica anche grazie alla collaborazione con il reparto di Farmacologia e Tossicologia Veterinaria del Dipartimento VSA dell’Università di Milano.

 

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