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I nostri cani avvertono il freddo come noi. Infatti anche se sono ricoperti di pelo, a seconda delle loro caratteristiche fisiche e dell’età, possono sentire il freddo anche in modo intenso. Particolarmente nei mesi invernali, e con gli sbalzi di temperatura, i cani possono sentire freddo ma, con semplici accorgimenti possono essere messi a loro agio anche d’inverno.

Chi ha avuto un gatto in casa avrà sicuramente notato che i gatti vedono bene anche nell’oscurità e sono in grado di muoversi agevolmente anche in condizioni di buio totale. Ma come fanno i gatti a vedere bene al buio? La vista dei gatti funziona in modo diverso rispetto a quella umana infatti gli occhi dei felini sono delle macchine perfette che li aiutano nella caccia notturna e che insieme alla grande capacità di seguire gli odori, li rendono dei predatori perfetti.

I gatti non amano l’acqua e per loro natura sono animali che non devono essere lavati con regolarità. Sono infatti perfettamente in grado di occuparsi del loro pelo, che lavano con cura leccandosi con la lingua. La lingua dei gatti infatti è lo strumento principale del loro rituale di pulizia. Dopo aver consumato un pasto, un gatto può pulirsi anche per ore e il motivo è legato alla loro indole da predatori. Il gatto si lecca per far sì che non rimanga traccia, nel pelo e nell’odore, del recente pasto consumato in quanto l’odore della preda cacciata o del sangue potrebbe attirare altri predatori.

Ogni tanto però, specialmente se il gatto esce fuori di casa, il proprietario potrebbe sentire l’esigenza di lavarlo. Ecco alcuni consigli per pulire un gatto bagnato.

1. Pettinare il pelo

Prima di lavare il gatto occorre spazzolarlo per eliminare eventuali peli morti e per sciogliere gli eventuali nodi del pelo, che dopo sarebbe molto più difficile togliere.

 2. Usare un lavandino capiente

Il gatto non ama l’acqua e quindi potrebbe tentare di scappare e, nella migliore delle ipotesi, potrebbe comunque ribellarsi al bagnetto. Per questo motivo è opportuno scegliere un lavandino capiente dove poterlo trattenere, preferibilmente con un rubinetto estraibile che vi consenta di sciacquare solo le parti più sporche senza bagnare la testa e le orecchie.

3. Fare attenzione alla temperatura dell’acqua

L’acqua deve avere una temperatura calda, ma non bollente, attorno ai 38 gradi che è la temperatura corporea del gatto. Se lo immergete in acqua fredda, inevitabilmente, il gatto tenterà di scappare via.

4. Usare uno shampoo specifico

 Il lavaggio del gatto richiede l’uso di un prodotto specifico per felini, che non sia aggressivo sulla pelle e che sia delicato sul pelo. Se poi il vostro gatto soffre di particolari allergie o è molto sensibile, chiedete un parere al veterinario prima di avventurarvi nel bagnetto.

5. Asciugare

Dopo il lavaggio il gatto deve essere ben asciugato. Si può inizialmente usare un asciugamano o un panno asciutto per eliminare l’acqua in eccesso. Dopo si può anche utilizzare un phon a bassa temperatura o un termoventilatore silenzioso.

Come lavare il gatto

Dopo averlo spazzolato, per sciogliere tutti gli eventuali nodi del pelo, immergete il gatto in acqua tiepida a una temperatura che sia non superiore ai 39 gradi. Cercate di limitare tutti i rumori che potrebbero infastidire il vostro gatto, anche quello dell’acqua dal rubinetto. Lavate bene la schiena e le zampine, che possono essere molto sporche se il gatto esce fuori di casa, ma non lavate mai il muso perché potrebbe essere pericoloso per la salute se l’acqua entrasse negli occhi o nelle orecchie. Risciacquate accuratamente, in modo che non rimanga nessuna traccia del prodotto detergente sul pelo in quanto il gatto, anche dopo essere stato lavato, si leccherà per eliminare qualsiasi odore lui ritenga fastidioso. Dopo il bagnetto procedete con l’asciugatura e, una volta che il pelo sarà ben asciutto spazzolatelo con delicatezza usando una spazzola a denti larghi.

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