L’alimentazione del cane anziano cambia molto rispetto a quella dei cani giovani. Il metabolismo rallenta, la digestione diventa più difficoltosa e lenta. Per questo motivo il numero dei pasti e la quantità di cibo devono cambiare sulla base delle nuove esigenze.
Un recente studio ha evidenziato che i cani anziani hanno bisogno del 20% in meno delle calorie rispetto a quando erano più giovani in modo da mantenere costante il peso corporeo. Si tratta di indicazioni di massima che però possono variare in base allo stile di vita del cane. Cani più attivi, che ancora riescono a fare lunghe passeggiate e che sono in grado di fare un moderato esercizio fisico, possono mangiare un po’ di più. Anche la taglia del cane influenza la quantità di cibo che può assumere.
Per mantenere in buona salute i muscoli è necessario che il cane mangi proteine ad alto valore biologico, facili da digerire. Secondo alcuni studi una dieta ricca di proteine è positiva sia per i cani adulti che per i cani anziani e in particolare le proteine possono costituire tra il 25 e il 40% dell’alimentazione e sono molto utili per mantenere in buona salute la muscolatura dell’animale.
Le fibre di vegetali e frutta sono essenziali per le vitamine, in particolare la vitamina E, e devono essere assunte in quantità elevate anche perché agiscono sul senso di sazietà e quindi aiutano il cane anziano ad abituarsi più in fretta a pasti più piccoli e leggeri. Nell’alimentazione di un cane anziano le quantità sono fondamentali. In media infatti, i pasti di un cane anziano devono essere più leggeri da un punto di vista calorico, meno ricchi in quantità ma anche a base di prodotti facilmente digeribili, privilegiando come già detto le proteine e riducendo i carboidrati che, tra le altre cose, possono causare un leggero aumento della glicemia.