Il maltrattamento degli animali è un reato penale punito dalla legge. La legge sulla tutela degli animali si trova all’articolo 544-ter del codice penale che stabilisce pene pecuniarie e detentive per chi con le sue azioni causa sofferenza o lesioni ad un animale, per crudeltà o per averlo sottoposto ad un carico di lavoro superiore a quello che possono consentire le sue caratteristiche etologiche.
Ultimamente anche la Corte di Cassazione si è espressa in una sentenza del 2016 ricordando che i maltrattamenti sugli animali non sono solo quelli di crudeltà o che offendono il comune sentimento di pietà, ma anche tutte le condotte che incidono sulla sensibilità psico-fisica degli animali, ad esempio procurando loro dolore o afflizione. Ad esempio, tenere troppi animali in uno spazio angusto, senza le adeguate condizioni igieniche o, peggio ancora, in catene.
Più di recente, in una sentenza del gennaio 2018, la Cassazione ha anche espresso la sua opinione sul tema delle sevizie e dei comportamenti incompatibili con le caratteristiche dell’animale, fatti che di per sé costituiscono reato. Detenere un animale legato, in uno spazio troppo circoscritto, senza cure e senza pulizia, senza alimenti e senza che l’animale sia protetto dalle intemperie sono tutti comportamenti puniti severamente dal codice penale.
Vale la pena ricordare che di recente anche l’abbandono di animale è stato considerato reato dal codice penale che stabilisce pene pecuniarie da 1.000 fino a 10.000 euro e la reclusione per chi abbandona un animale domestico o gli causi grave sofferenza. Per la legge, il concetto di abbandono non riguarda solo l’allontanamento fisico ma anche comportamenti di trascuratezza, di mancanza di attenzioni e di disinteresse per le condizioni dell’animale.
Se dovesse capitarvi di avvistare un animale abbandonato sulla strada, o di assistere ad una scena di maltrattamenti, chiamate la Polizia Locale o i Carabinieri e in generale tutte le forze di polizia che hanno l’obbligo di raccogliere le denunce e di intervenire tempestivamente per interrompere il reato.