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Coronavirus gatto, gastroenterite cronica e peritonite infettiva

7 Gennaio 2020

Il Coronavirus felino è un virus che colpisce i gatti domestici e selvatici. Si tratta di una infezione abbastanza comune nei felini e proprio per questo deve essere riconosciuta in tempo per essere curata adeguatamente senza che abbia conseguenze gravi sulla vita dell’animale.

Cos’è il Coronavirus

Il virus della peritonite infettiva felina (FIP) si chiama Coronavirus per via della sua forma a piccola corona, ed è un virus particolarmente pericoloso, tanto da essere considerato la principale causa di morte dei gatti per infezione. Generalmente colpisce più facilmente i gatti maschi e le razze che più frequentemente si ammalano sono il gatto birmano e l’himalayano, che sembra siano più soggetti a contrarre la malattia. Si stima che questo virus colpisca circa un 40% dei gatti domestici, ma nella maggior parte dei casi è anche facile da guarire. Può presentarsi con sintomi blandi, come una banale diarrea e guarire spontaneamente nel giro di qualche giorno. Solo in pochi casi, nei gattini più sfortunati l’infezione diventa mortale per l’animale, e questo avviene quando il virus subisce una mutazione nell’organismo del gatto scatenando una malattia molto più grave, cioè la FIP.

Sintomi della peritonite infettiva felina o FIP

Il Coronavirus si diffonde tramite le urine, le feci e le secrezioni orali dei gatti colpiti da infezione.  Non si sa con esattezza quanto tempo il virus resti in incubazione ma è certo che i tempi sono più lunghi nella forma non effusiva della malattia. La FIP effusiva causa un versamento nelle grandi cavità corporee, ad esempio un versamento toracico associato a dispnea, oppure un versamento addominale che causa difficoltà respiratorie. Altri sintomi sono l’addome gonfio, la letargia e la mancanza di appetito, il calo ponderale, il pallore delle mucose, la febbre e l’itterizia.

La peritonite infettiva felina non effusiva, oltre ai sintomi generici già citati, è caratterizzata anche dalla formazione di granulomi che possono formarsi in diverse aree del corpo e scatenare sintomi di varia natura. Ad esempio, se i granulomi si creano nella zona del fegato possono causare insufficienza epatica, vomito e ittero. Un altro sintomo della peritonite infettiva felina è il cambiamento del colore dell’iride e la vascolarizzazione della retina. In altri casi la FIP può manifestarsi con sintomi neurologici come l’atassia, cambiamenti del comportamento, convulsioni, febbre, problemi di coordinazione motoria, nistagmo, paresi, tremori.

Cos’è la gastroenterite cronica

Quando il coronavirus colpisce l’intestino, si verifica un tipo particolare di FIP che colpisce anche il colon e che si manifesta come una gastroenterite cronica, con diarrea cronica o stitichezza, ispessimento dell’intestino e vomito.

Come eliminare il coronavirus

La peritonite infettiva felina purtroppo è una malattia incurabile e l’esito è fatale. I gatti nei quali il coronavirus ha subito la mutazione muoiono nel giro di pochi mesi dall’insorgenza dei primi sintomi, quelli colpiti dalla forma secca possono vivere più a lungo. Ad oggi non esistono cure in grado di salvare la vita ai gatti ammalati di FIP ma esistono interventi mirati a migliorare la loro qualità di vita e farmaci per ridurre i sintomi più dolorosi e fastidiosi. Generalmente si utilizzano cortisonici, interferone, acido acetilsalicilico, antibiotici e integratori di vitamina C, insieme alle flebo che aiutano a reintegrare i liquidi persi e mantenere idratato l’animale.

 

 

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