L’ansia da separazione del cane è una patologia comportamentale che può colpire qualsiasi cane. È molto comune, un cane su sette la può manifestare. Il cane che soffre di ansia da separazione tende a non lasciare mai il suo padrone, lo segue dovunque, se viene chiuso in una stanza raspa sulla porta o si lamenta, quando viene lasciato da solo in casa diventa irrequieto e distrugge tutto, urina sul pavimento, abbaia senza sosta e per nessun motivo. Queste reazioni possono scatenarsi sia se il proprietario è assente da casa, sia se sta ignorando il cane perché impegnato in altre attività. In famiglia, generalmente è solo una la persona che genera il problema comportamentale, quella con la quale il cane ha instaurato un rapporto “sbagliato”.
Infatti la causa dell’ansia da separazione è un rapporto squilibrato tra padrone e cane, una errata socializzazione del cane con i membri della famiglia, e quindi per risolvere il problema è fondamentale lavorare insieme a un terapeuta esperto su un corretto rapporto uomo-cane, e non sulla soluzione del singolo sintomo. Anche le punizioni non servono a nulla, anzi possono peggiorare la situazione perché rendono il cane più pauroso e insicuro. La principale causa dell’ansia da separazione è che il padrone ha dato troppe attenzioni al cane e lo ha reso troppo dipendente da lui. Giusto giocare insieme, fare passeggiate e coccolarsi, ma il cane deve imparare che ci sono anche momenti in cui ognuno sta per conto suo, da solo.
La soluzione radicale al problema può venire solo da un intervento mirato di un medico specializzato. Alcuni accorgimenti possono essere utili, come per esempio non sgridare il cane se combina un guaio in vostra assenza, ignorarlo almeno 20 minuti prima di uscire e per almeno 20 minuti quando tornate a casa, non farlo dormire sul letto, interagire con lui solo se è calmo, ignorarlo se vi viene dietro per casa ad ogni passo, usare rituali come il comando “stai” per ridurre la distanza fisica tra di voi, oppure i segnali di finzione come prendere le chiavi di casa e avvicinarsi alla porta fingendo di uscire e poi non uscire. In questo modo il cane dovrebbe desensibilizzarsi ed accettare più di buon grado il vostro allontanamento. In alcuni casi, solo se è il veterinario a prescriverlo, si può ricorrere a farmaci o integratori per dare supporto terapeutico, ma tutti i farmaci vanno intesi solo con funzione di sostegno e non possono risolvere il problema se non sono associati alla terapia comportamentale.