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Clamidia gattini, sintomi e terapie

18 Novembre 2019

La clamidiosi è una malattia infettiva molto frequente nel gatto sia d’appartamento che randagio. Spesso la si chiama clamidia dei gattini perché il 50% dei gatti colpiti ha un’età inferiore ai 6 mesi. Pare infatti che a questa età gli anticorpi dei gattini non siano ancora protettivi e quindi le infezioni sono più ricorrenti e più difficili da eliminare. La clamidia nei gattini è dovuta all’infezione di un batterio, Clamydia felis, e i gatti si contagiano attraverso il contatto con le secrezioni nasali o congiuntivali.

Per le sue caratteristiche, la clamidiosi felina è una malattia dei gatti molto comune in ambienti dove vivono molti esemplari, come le pensioni per animali, gli allevamenti ma anche le abitazioni dove convivono diversi felini. Per questi ambienti, l’unico modo per evitare il contagio è sottoporre tutti gli animali alla vaccinazione.

La manifestazione tipica della malattia è una congiuntivite non molto importante, che inizialmente può colpire un solo occhio, ma che poi può peggiorare facendo apparire ulcere alla bocca, starnuti, tosse, febbre e in alcuni casi anche complicazioni polmonari. Inizialmente può sembrare che l’animale abbia una congiuntivite persistente, gli occhi diventano molto arrossati e lo scolo oculare può essere acquoso ma può anche diventare denso come il pus. Il gattino potrebbe avere un po’ di febbre e potrebbe anche starnutire come se avesse un raffreddore. Una volta che il batterio ha infestato un occhio, velocemente può diffondersi anche all’altro. Gli occhi infetti devono essere puliti e medicati con frequenza anche per evitare il propagarsi dell’infezione.

Se sospettate che il vostro gatto possa aver contatto la clamidiosi felina, portatelo subito dal veterinario. Il medico farà una valutazione dei sintomi e per escludere altre patologie prescriverà dei test specifici. Generalmente il veterinario richiede il PCR, l’Immunofluorescenza diretta, la coltura batterica e alcuni esami del sangue per dare una diagnosi certa.

Una volta che la diagnosi è appurata, il veterinario darà la cura adeguata. Trattandosi di un batterio, il farmaco da utilizzare è sicuramente un antibiotico che potrebbe essere un unguento oppure delle pillole, sarà il medico a decidere quale tipo di antibiotico e in quale forma di somministrazione. Anche le pomate a base di steroidi possono essere utili. Per pulire gli occhietti che scolano si possono utilizzare delle bende umide facendo attenzione a lavarsi bene le mani e a pulire bene tutte le zone dove il gatto ha soggiornato. È un’eventualità rara, ma la clamidia dei gattini potrebbe anche infettare l’uomo, dunque l’igiene è fondamentale per evitarlo.

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