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Sterilizzazione del cane femmina post operatorio e convalescenza

25 Ottobre 2021

La sterilizzazione del cane femmina, ma anche del cane maschio, è uno degli interventi in assoluto più richiesti al veterinario. Il motivo per cui si decide di farlo è spesso legato alla prevenzione delle malattie associate alla presenza degli organi riproduttivi (mastiti, infezioni delle vie urinarie, tumori) ma la sterilizzazione si fa anche per rendere più semplice convivenza col cane oppure per impedire che possa riprodursi. In Italia infatti il fenomeno del randagismo è un problema al quale si cerca di porre rimedio proprio sterilizzando i cani.

Sterilizzazione cane femmina, i tipi di intervento

Esistono due tipi di interventi di sterilizzazione del cane, uno comporta l’eliminazione delle sole ovaie, l’altro di ovaie e utero. In Italia si preferisce adottare la prima soluzione che è la meno invasiva ed è anche quella che a lungo andare dà meno problemi.  L’ovarioisterectomia (l’intervento di rimozione delle ovaie) infatti è un intervento chirurgico più leggero, che dura di meno e che comporta anche un minore rischio di complicanze post-operatorie come i granulomi del moncone uterino o le aderenze. In ogni caso la scelta del tipo di intervento da eseguire spetta al veterinario che lo deciderà sulla base delle circostanze specifiche e dello stato di salute generale dell’animale.

L’intervento di sterilizzazione si può fare sia in laparotomia (chirurgia tradizionale) che in laparoscopia. Nel primo caso si tratta di effettuare una incisione che poi richiede molti punti di sutura interni ed esterni. Nel secondo caso invece l’incisione è piccola, viene inserita una sonda con una microcamera e non è necessario esporre i tessuti. Si tratta di un intervento di chirurgia mini-invasiva che ha notevoli vantaggi: i tessuti non sono manipolati eccessivamente, il dolore post-operatorio è ridotto, non è necessario dopo applicare il collare elisabettiano perché le suture sono minime, non è necessario per il cane assumere antibiotici.

Sterilizzazione cane femmina, post operatorio e convalescenza

L’età ideale per sterilizzare un cane femmina è tra i 6 i 9 mesi di età, dopo il primo calore. A questa età, a meno che non ci siano particolari problemi, il cane è giovane e perfettamente in grado di affrontare il post operatorio di un intervento così importante ma bisogna sempre avere particolari precauzioni. Già qualche ora dopo l’intervento, eseguito in sedazione totale, la cagna riprende a camminare e nell’arco delle 24/48 ore successive tutte le sue funzioni fisiologiche tornano alla normalità. Dopo l’intervento però il cane potrebbe aver bisogno di un giorno per recuperare tutte le energie. Se l’intervento è stato eseguito con tecnica tradizionale sarà necessario fare assumere al cane antibiotici e antidolorifici, e la cagnolina dovrà indossare il collare elisabettiano per aiutare la cicatrizzazione ed evitare che il fastidio e il dolore sui punti la inducano a grattarsi e strapparli via. Se l’intervento è stato eseguito in laparoscopia la convalescenza è molto più rapida, i tempi di ripresa sono dimezzati e il dolore meno intenso.

Dopo l’intervento è bene che il cane eviti di correre o saltare per almeno 7 giorni. La cagnolina deve essere lasciata il più possibile tranquilla. Sarà il veterinario a decidere quale cura farmacologica è necessaria e a controllare e monitorare lo stato della ferita. Per 7 giorni dopo l’intervento infatti bisogna tenere sotto controllo lo stato della ferita affinché al di sotto non si creino gonfiori o infezioni.

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